Curare il fibroma uterino mantenendo integra la propria femminilità è oggi possibile. Il trattamento non invasivo con ultrasuoni focalizzati permette di eliminare i sintomi del fibroma in modo totalmente non invasivo, risparmiando l’utero.
Una solida esperienza personale di 5 anni dimostra come la tecnologia ad ultrasuoni sia allo stesso tempo sicura ed efficace.
La sicurezza e l’efficacia sono il risultato di due elementi fondamentali:
- la natura non invasiva degli ultrasuoni focalizzati che penetrano i tessuti in modo indenne e creano un aumento della temperatura in un punto profondo del corpo
- la guida in tempo reale della Risonanza Magnetica che offre una chiara visione del fibroma e degli organi circostanti che si vogliono risparmiare colpendo esclusivamente il centro del fibroma
L’aumento di temperatura indotto dagli ultrasuoni focalizzati viene controllato in modo sicuro dalle immagini di risonanza fino a raggiungere una soglia di coagulazione del tessuto fibroso.
Il fibroma si presenta in genere come una struttura che occupa e deforma l’utero per effetto della sua struttura molto dura e congesta, causando dolori, flusso abbondante, deformità del profilo pelvico esterno ed in generale una perdita della qualità della vita.
Una volta trattato con gli ultrasuoni il fibroma diventa un coagulo inerte che ogni corpo saprà assorbire. Anche se questa terapia non comporta una diminuzione importante delle dimensioni del fibroma (circa 50%), i dolori, le emorragie ed il senso di peso migliorano in modo significativo.
Tutto ciò ha anche un impatto positivo su una futura gravidanza poiché non si alterano i tessuti circostanti ed il fibroma (qualora ancora presente nelle stesse dimensioni) risulta funzionalmente inerte. Questo rende la metodica particolarmente attraente per preservare la fertilità.
Quali fibromi possono essere trattati?
Sfortunatamente non tutti i fibromi rispondono bene a questa terapia ma questo è facilmente anticipabile almeno in 90% dei casi. È necessaria infatti una analisi della struttura del fibroma attraverso uno studio di Risonanza Magnetica. La valutazione di questo esame (effettuato con specifico protocollo) permette una corretta selezione dei fibromi candidabili ad ultrasuoni focalizzati.
Quanti fibromi possono essere trattati e di che dimensioni?
Nella nostra esperienza (condivisa internazionalmente) possono essere trattati fino a 5 fibromi di circa 3-10 cm di diametro. Naturalmente i criteri di inclusione non prendono in considerazione solo le dimensioni ma vari fatturi che sono valutati individualmente sulla base dell’esame di RM e la valutazione clinica.
Quanto dura la procedura?
Il trattamento con ultrasuoni focalizzati ha una durata variabile a seconda delle dimensioni e dell’anatomia pelvica; in genere sono necessarie almeno due ore durante le quali la Paziente riposa in posizione prona, in leggera sedazione per non avvertire dolore ma comunque responsiva ad eventuali dolori che possono essere interrotti semplicemente premendo un pulsante.
È necessario un ricovero?
La maggior parte dei casi può essere trattata in Day-Hospital; è tuttavia di primaria importanza una valutazione individuale per riuscire sempre a minimizzare i rischi.
Quali possono essere le complicanze?
Per quanto rare, esistono delle complicanze legate al riscaldamento della cute che può raggiungere il livello di ustione in determinati punti della pelle; complicanza questa che può essere gestita con terapia topica. Altre forme di complicanza sono, ancora più rare, una irritazione del nervo sciatico o di suoi rami e la perforazione intestinale. Complicanze queste che sono fortemente minimizzate dall’attiva collaborazione della Paziente e dalle immagini di Risonanza Magnetica che identificano tutte le strutture circostanti il fibroma.
Quali sono i risultati sulla fertilità?
La nostra esperienza, in linea con quanto emerso dai più recenti congressi e pubblicazioni sull’argomento, è di un positivo effetto sulla gravidanza. È noto tuttavia che non tutti i fibromi sono causa di infertilità, pertanto è difficile generalizzare. Quello di cui siamo certi è la mancanza di danno all’endometrio o al miometrio e una riduzione fino alla scomparsa dell’attività del fibroma. Nella nostra esperienza infatti la combinazione di questi due fattori ha portato a dei parti naturali senza alcun problema, sia per la mamma che per i nuovi arrivati.
Il portale che state visitando non si prefigge di esaurire l’ampissimo spettro delle informazioni frutto di anni di esperienza; si intende in questa sede solo informare in modo generico sulla procedura, i suoi risultati e possibili complicanze.
Si ribadisce tuttavia l’importanza di una valutazione individuale ed esaustiva del quadro clinico, radiologico di ogni Paziente e della volontà di collaborare con il Medico Curante o con lo Specialista Ginecologo di riferimento.
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